VAI@Trasformazione digitale - Voucher Animatori Infrastrutture
L’idea del progetto nasce nel mese di Aprile in pieno lockdown. Superato il periodo del primo lockdown la consapevolezza che l’idea si è rafforzata perché è una certezza che in tutti gli ambienti lavorativi, scolastici di ogni ordine e grado, nelle università, nella P.A., nelle famiglie si sia rafforzata l’idea che la tecnologia e la digitalizzazione possono essere realmente utili. La domanda è stata come si sarebbe potuto fare senza? Moltissimi hanno utilizzato la tecnologia per comunicare, per lavorare da remoto, per gestire quello che era possibile dei propri interessi materiali ed immateriali. Nel frattempo sono emersi i limiti infrastrutturali e della conoscenza degli strumenti. Alcune realtà centrali e periferiche, MISE, Regioni, CCIAA hanno messo a bando contributi ma non c’è una sistematicità progettuale nell’erogazione degli stessi. Il controsenso è che le stesse amministrazioni che erogano i fondi per la digitalizzazione applicano procedure non digitalizzate, fogli pdf o word da compilare, stampare e da restituire firmati inviati con pec. Riprendendo quello che era stato scritto qualche mese fa, viene riproposto con l’ulteriore idea che il finanziamento della digitalizzazione delle imprese potrebbe avvenire come per il bonus 110% per la efficientazione energetica degli edifici. Purtroppo la situazione del COVID-19 in questo inizio di autunno ripropone in modo urgente la necessità di velocizzare l’uso delle tecnologie e la necessità di avere infrastrutture adeguate e pensare subito a percorsi formativi che possano superare il digital divide.
Nel quadro dell’emergenza COVID-19 il progetto VAI vuole essere una risposta rapida per accelerare il percorso già strutturato dal progetto Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) con l’obiettivo di capitalizzare la positiva attenzione verso le tecnologie digitali innescata dal lockdown e utilizzare questa per spingere le micro e piccole imprese del nostro territorio a fare il passo finale e organizzare la propria presenza su internet.
Infatti, siamo il paese con il più alto numero di cellulari per 100 abitanti, ma siamo ancora tra i paesi con il più basso utilizzo della rete per l’e-commerce … abbiamo molti smartphone ma pochi computer portatili (e li sappiamo usare anche poco)!
Da queste e altre considerazioni (se ne possono aggiungere), nasce questa iniziativa che prevede l’attivazione in tempi brevissimi di:
- VOUCHER: sul modello dei “voucher per gli innovation manager”, un supporto economico a fondo perduto su:
- acquisti HW e SW e servizi di installazione/configurazione per dotare ogni azienda di una postazione di lavoro portatile
- spese per percorsi formativi base su smart working (utilizzo degli strumenti, organizzazione, etc) e marketing digitale (social media, e-commerce, etc)
- costi di registrazione di un dominio web, l’acquisto per un anno di un servizio di hosting base e la consulenza per la realizzazione di un sito web base (personalizzazione di una piattaforma standard tipo Wordpress (a titolo esemplificativo)
Vista la caratteristica dei servizi immaginati, si prevede che sarà molto utile prevedere la prossimità del fornitore all’azienda beneficiaria, quindi si immagina che gli albi dei fornitori presso i quali poter spendere i voucher siano a carattere “di prossimità” e che prevedano la possibilità di iscriversi a aziende che abbiano sede operativa da oltre un anno sul territorio; immaginiamo anche che per iscriversi all’albo basti una procedura snella on line dove autocertificare i codici ATECO compatibili e privilegiare le certificazioni ISO relative alle attività previste.
- ANIMATORI: attivare da subito una struttura proattiva che, identificati i target primari per tipologia di settore merceologico e dimensione, li contatti proponendo l’utilizzo degli strumenti disponibili e li supporti nell’accesso alla fruizione; ci immaginiamo da subito che vengano utilizzate le risorse già preparate ed esperte dei PID del sistema camerale e dei presidi territoriali dei Digital Innovation Hub.
- INFRASTRUTTURE: un potenziamento alle infrastrutture digitali, la banda larga e ultralarga, perché tutto il territorio, comprese le frazioni più distanti dai centri dei comuni e le zone industriali (che sono spesso quelle a più bassa densità abitativa) siano coperte da un servizio di connettività adeguato, che renda possibile la fruizione contemporanea di più servizi (es: permettere a un unico punto di accesso attività di smart working, didattica a distanza, una call conference e la visione di un film in streaming o un gioco on line)(se zone non raggiungibili a breve dalla fibra attivare connettività con parabole).
A questo si accompagnano tutte le iniziative nazionali e regionali già in essere e, prime per importanza, quelle relative al supporto alla formazione di competenze nuove nell’ambito del digitale.
Infine, per facilitare il supporto a tale formazione di competenze, potrebbe essere utile:
- centralizzare la base formativa e informativa supportata tramite [da] tutorial organizzati e strutturati per argomenti, erogati grazie a [con] un portale ad hoc che aiuti sia gli utenti che i fornitori di conoscenza (tutor/innovatori).
- coordinare attività con PID (punti innovativi digitali) e coinvolgere le Associazioni di Categoria e Associazioni Professionali territoriali
- offrire contributi sotto forma di voucher all’azienda, per l’acquisizione di HW, SW di BASE, Connettività, consulenza all’avvio, presenza internet (dominio e sito) e cassetto digitale (SPID, PEC, SMART CARD etc).